GORSE |
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Fiore n.13 - Ulex Europaeus,
Ginestra Spinosa. |
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"ORMAI NON C’E PIU NULLA DA FARE, HO TENTATO DI
TUTTO" |
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INFORMAZIONI BOTANICHE E
FITOTERAPICHE: Arbusto spinoso che cresce su terreni aridi, pietrosi,
rocciosi, su terreni da pascolo aridi e su pianure incolte. Diventa un
arbusto che può raggiungere anche i Contiene tanino, oli essenziali, alcaloidi e flavonoidi.
Viene utilizzata come depurativo del sangue,
diuretico e lassativo. |
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E' una pianta
tenace e vigorosa, che non richiede un suolo ricco, né condizioni climatiche
particolarmente favorevoli. Se viene tagliata,
ributta molto velocemente e con rinnovato vigore. Non scompaiono del tutto in
inverno, alcuni resistono al freddo e alle intemperie, per
cui in chiave simbolica si può affermare che la speranza, anche se in
certi momenti diminuisce, non si dissolve mai completamente. PERSONALITA' DELLA PIANTA: non ha un aspetto
definito, possiede una radice molto forte e poderosa,che
si attacca al terreno con molta fermezza,impedendole nuovi processi. Si rassegna a tutto, anche ad essere deturpata dalla mano dell'uomo
che la porta nelle piazze e, potandola, la trasforma in delle statue
fiorite. |
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Parola di Bach: "Per casi di grande
disperazione. Queste persone hanno rinunciato all'idea che all'idea che si possa ancora fare qualcosa per loro. Anche se arrivano a
sottoporsi a terapie differenti per obbedire a qualcuno o per far piacere a
qualcun altro, continuano a ripetere di avere ben poche
speranza di miglioramenteo". |
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Stato negativo: ha sicuramente
subito un grande dolore. Rassegnato, si rifugia nei
sogni e aspetta un "miracolo o una magia" dall'esterno, che non
arriverà mai. Ha tenuto duro finché ha potuto, e adesso non sa più amare la
vita. Ha perso la voglia di vivere e non ha più energia per lottare, anche
perché ha fondati motivi per sentire così, in genere
sono situazioni croniche: grave malattia invalidante propria o altrui,
situazione personale gravemente compromessa, licenziamento, ecc., che
inducono l’individuo in uno stato di profonda prostrazione fisica e morale.
Pallido, cadaverico e con le occhiaie, ha un’aria stanca e indifferente. In
preda ad una grande disperazione dopo aver a lungo
lottato, é ormai senza speranza di migliorare la propria condizione, e crea
resistenza alla guarigione. Senso di incurabilità, incredulità.
Energia vitale esaurita dai continui tentativi di guarire. L’insuccesso gli
fa perdere la voglia di riprovare e ricominciare. E' senza progetti.
Ammalato, disponibile e influenzabile, se persuaso da qualcuno, o forse per
fare piacere agli altri, si adatta alle varie cure, ma poi, scettico, afferma
di essere convinto di non guarire, comunque. Prova
rabbia per la vita che non va come lui vorrebbe.
Resa interiore, "getta la spugna", non accetta più l’esperienza che
la vita gli propone, perde momentaneamente la capacità di sperare e la
tenacia. Si commuove, e nonostante tutto partecipa alle vicende altrui. Stato di profonda prostrazione, perdita di fiducia nelle prove.
Disperazione. Stato positivo: accettazione del
momento negativo e dell'avversità, andare avanti nonostante le ricadute,
sapere che niente è sicuro o certo, nemmeno l'esito di una malattia,
rassegnazione positiva, resa senza rabbia, speranza di guarire. CON Condizione che sviluppa, armonizza o risveglia: speranza. |
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