GORSE

 

 

Fiore n.13 - Ulex Europaeus, Ginestra Spinosa.

 

 

 

 

"ORMAI NON C’E PIU NULLA DA FARE, HO TENTATO DI TUTTO"

 

 

 

INFORMAZIONI BOTANICHE E FITOTERAPICHE: Arbusto spinoso che cresce su terreni aridi, pietrosi, rocciosi, su terreni da pascolo aridi e su pianure incolte. Diventa un arbusto che può raggiungere anche i 3 metri di altezza. Fiorisce tra febbraio e giugno, i fiori sono gialli, ha delle foglie che sono diventate spine per conservare meglio l'acqua. Durante l'inverno ha un aspetto scheletrico.

Contiene tanino, oli essenziali, alcaloidi e flavonoidi. Viene utilizzata come depurativo del sangue, diuretico e lassativo.

 

 

E' una pianta tenace e vigorosa, che non richiede un suolo ricco, né condizioni climatiche particolarmente favorevoli. Se viene tagliata, ributta molto velocemente e con rinnovato vigore. Non scompaiono del tutto in inverno, alcuni resistono al freddo e alle intemperie, per cui in chiave simbolica si può affermare che la speranza, anche se in certi momenti diminuisce, non si dissolve mai completamente.

 

 

PERSONALITA' DELLA PIANTA: non ha un aspetto definito, possiede una radice molto forte e poderosa,che si attacca al terreno con molta fermezza,impedendole nuovi processi. Si rassegna a tutto, anche ad essere deturpata dalla mano dell'uomo che la porta nelle piazze e, potandola, la trasforma in delle statue fiorite.

 

 

Parola di Bach:

"Per casi di grande disperazione. Queste persone hanno rinunciato all'idea che all'idea che si possa ancora fare qualcosa per loro. Anche se arrivano a sottoporsi a terapie differenti per obbedire a qualcuno o per far piacere a qualcun altro, continuano a ripetere di avere ben poche speranza di miglioramenteo".

 

Stato negativo: ha sicuramente subito un grande dolore. Rassegnato, si rifugia nei sogni e aspetta un "miracolo o una magia" dall'esterno, che non arriverà mai. Ha tenuto duro finché ha potuto, e adesso non sa più amare la vita. Ha perso la voglia di vivere e non ha più energia per lottare, anche perché ha fondati motivi per sentire così, in genere sono situazioni croniche: grave malattia invalidante propria o altrui, situazione personale gravemente compromessa, licenziamento, ecc., che inducono l’individuo in uno stato di profonda prostrazione fisica e morale. Pallido, cadaverico e con le occhiaie, ha un’aria stanca e indifferente. In preda ad una grande disperazione dopo aver a lungo lottato, é ormai senza speranza di migliorare la propria condizione, e crea resistenza alla guarigione. Senso di incurabilità, incredulità. Energia vitale esaurita dai continui tentativi di guarire. L’insuccesso gli fa perdere la voglia di riprovare e ricominciare. E' senza progetti. Ammalato, disponibile e influenzabile, se persuaso da qualcuno, o forse per fare piacere agli altri, si adatta alle varie cure, ma poi, scettico, afferma di essere convinto di non guarire, comunque. Prova rabbia per la vita che non va come lui vorrebbe. Resa interiore, "getta la spugna", non accetta più l’esperienza che la vita gli propone, perde momentaneamente la capacità di sperare e la tenacia. Si commuove, e nonostante tutto partecipa alle vicende altrui. Stato di profonda prostrazione, perdita di fiducia nelle prove. Disperazione.

 

Stato positivo: accettazione del momento negativo e dell'avversità, andare avanti nonostante le ricadute, sapere che niente è sicuro o certo, nemmeno l'esito di una malattia, rassegnazione positiva, resa senza rabbia, speranza di guarire.

 

CON la ginestra spinosa si impara a guardare in faccia la realtà e ad accettarla. Rovesciamento del pessimismo in ottimismo, accettazione e forza per affrontare le situazioni, rinasce la speranza col suo potenziale energetico. Comprensione del "miracolo interiore".

 

Condizione che sviluppa, armonizza o risveglia: speranza.