WITHAMNIA SOMNIFERA DUNAL

    

 


Famiglia: Solanaceae
Pianta officinale della tradizione ayurvedica
Parte utilizzata: radice

PRINCIPI ATTIVI
Lattoni steroidei: withanolidi (withanolide a-b-c-d-e-f ecc..), sitoindosidi, withaferina, withaferinile, alcaloidi: tropine-pseudotropina, anaferina, withasonmina, somniferina, withanina, ecc.

PROPRIETA'’
Sedativa-ansiolitica: proprietà ben conosciute dalla tradizione indiana, confermata da studi clinici accompagnati da riscontri ematochimici. Ai miglioramenti clinici, nei casi di nevrosi ansiosa, si accompagnavano la riduzione nel cervello dei ratti delle catecolamine, acetilcolina e un aumento di serotonina e istamina. Altri studi hanno dimostrato questo effetto ansiolitico, si è vista diminuire nel cervello di ratto la tribulina, un marker dell’ansia, indotta dal pentilenetetrazolo, una sostanza ansiogebica. Si è notata anche una riduzione dell’aggressività. All’effetto antidepressivo è stata attribuita la capacità di ridurre l’immobilità indotta dallo stress del nuoto nel test del “comportamento disperato” di Porsolt e dei fallimenti di fuga concomitanti all’aumento della risposta di evitamento nel test di “minor aiuto acquisito” oltre che a una attenuazione del comportamento muricida nei ratti .
Antistress ed anabolico: è stato dimostrato che una combinazione equimolecolare di sitoindosidi VII e VIII e withaferina a possiedono attività antistress in diverse situazioni sperimentali. In modo simile i sitindosidi IX e X e il lattone steroideo e la salosina hanno evidenziato proprietà adattogena e immunostimolante. In uno studio farmacologico comparato w.s. e ginseng, entrambi hanno dimostrato un effetto anti stress nel test di resistenza al nuoto dei topi, la w.s. si è dimostrata più efficace come anabolizzante, aumentando cioè il peso degli animali. In uno studio clinico, su giovani dai 12 ai 18 anni, si è visto che la w.s. possiede una sicura attività anabolica; altri studi la confermano utile nella fatica.
Accrescimento della memoria (nootropo): viene utilizzata dalla medicina ayurvedica, come agente che promuove l’ apprendimento e il recupero della memoria. La w.s. è stata studiata come nootropo, termine introdotto per descrivere droghe che hanno la capacità di promuovere dei meccanismi cerebrali associati con le capacità mentali. Le caratteristiche degli agenti nootropi, oltre alla promozione della memoria e dell’apprendimento, si basano su tre ipotetiche attività: facilitazione del flusso di informazioni tra i due emisferi cerebrali; aumentata resistenza del cervello agli insulti chimici e fisici; mancanza di proprietà sedative, analgesiche o neurolettiche. I dati a disposizione dicono che i nootropi sono utili per migliorare la memoria, l’umore e il comportamento nei casi di demenza senile moderata, ma non in quella grave. La w. s. è stata provata per contrastare deficit cognitivi associati con la tarda età, malattie croniche e disturbi del comportamento; l’efficacia era paragonabile a quella del piracetam (prototipo dei farmaci nootropi, derivato dal gaba). Non si è ancora stabilito quali siano i siti di azione dei nootropi, se i neuroni e/o i recettori del gaba o altri.
Immunomodulante: la w.s. possiede principi attivi ad attività immustimolante, i glicosidi withanolidi IX e X; e principi attivi ad attività immunosoppressiva ad esempio la whitaferina a produce immunosoppressione. L’estratto acquoso della w.s. è stato dimostrato che ha un effetto immunostimolante. I meccanismi d’azione di queste attività contraddittorie non sono ancora stati trovati ed è con il termine di adattogeno che si è per ora cercato di definire l’ attività anabolica-antistress, non avendo ancora chiarito in modo preciso i meccanismi d’azione immunomodulante.
Attività antinfiammatoria: viene tradizionalmente impiegata nel trattamento di febbri, reumatismi e nella sifilide. Diversi studi hanno evidenziato che la w.s. ha un’attività antinfiammatoria e antiartritica, in diversi tipi di infiammazione, quale quello della carragenina. Si è visto che essa riduce le proteine seriche che aumentano in modo spiccato durante la fase acuta dell’infiammazione. La riduzione si è avuta nella prima fase dell’artrite adiuvante e indotta da formaldeide; i risultati sembrano dovuti ai withanolidi che mimano l’effetto degli antinfiammatori glicocorticoidi (efficaci nel modulare la sintesi delle proteine interessate nell’infiammazione, al contrario dei fans antinfiammatori non steroidei, che non hanno effetto sulle proteine). Uno dei principi attivi più promettenti sembra essere la withaferina a testata sui più comuni tipi di infiammazione indotta sperimentalmente. Ha azione anticonvulsivante in particolare nei bambini.

Coadiuvante per:
Ansia, nevrosi ansiosa, depressione associata ad ansia, stress psicofisici, disturbi della memoria, difficoltà cognitive.

NOTE
Per i contrastanti effetti immunomodulanti è sconsigliata in gravidanza.