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TE
NERO
Il te'
nero È prodotto principalmente in India e nei paesi africani per
accontentare il gusto occidentale che richiede tè forti e ricchi di teina,
capaci di sostituire egregiamente il caffè. Ma anche la Cina produce ottimi
tè neri specialmente nello Yunnan
e nel Fujian, patria del tè affumicato.
La lavorazione del tè nero può essere suddivisa in quattro fasi:
appassimento, arrotolamento, fermentazione e essiccazione.
Le foglie vengono messe ad appassire e poi, quando sono ancora morbide,
arrotolate senza spezzarle. L'arrotolamento fa fuoriuscire gli olii
essenziali dalle foglie e contribuisce a fissare l'aroma e il colore finale
del prodotto; ormai raramente questa operazione è manuale essendo stata
sostituita da macchine. Successivamente le foglie vengono srotolate in un
luogo freddo e umido e lasciate ad ossigenarsi per almeno 3-4 ore. Il
contatto co l'ossigeno produce la fermentazione e fa colorare le foglie
verdi di rosso.
Infine si procede con l'essiccazione attraverso la somministrazione di
calore che scurisce ulteriormente le foglie e ne blocca il processo
decompositivo.
Per quanto riguarda le proprieta' terapeutiche, il te' e' una bevanda
nervina (come il caffe') in quanto agisce in generale sui centri nervosi per
effetto della caffeina, una sostanza stimolante sia sul sistema nervoso
centrale che su quello cardiovascolare; facilita inoltre la digestione,
aumenta la concentrazione mentale e riduce il senso d'affaticamento; in piu',
il te' verde ha proprieta' antiossidanti e puo' ridurre il tasso di
colesterolo; alcune ricerche affermano che contrasterebbe l'Helicobacter
pylori responsabile dell'ulcera, incrementando l'utilizzo dei grassi a scopo
energetico (ne conseguirebbe percio' una riduzione del grasso corporeo,
anche se minima: per avere un'azione efficace occorre berne circa un litro
al giorno). E’ sconsigliato in genere solo a chi soffre in maniera
particolare gli eccitanti: infatti, una tazza di te' da 100 ml. puo'
contenere dai 20 ai 30 mg. di caffeina.
I
tipi di te' poi si distinguono a seconda se le piante vengono coltivate in
pianura, in montagna o in collina, se vengono raccolte, oltre alle foglie
anche le gemme, se vengono coltivate in una regione o in un’altra e se e
quali aromi vengono aggiunti alla miscela.
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