SPACCAPIETRA PHILLANTUS NIRURI

 

FAMIGLIA: Euphorbiaceae

GENERE: Phyllanthus

SPECIE: niruri, amarus

SINONIMI: Carolinianus di Phyllanthus, P, sellowianus, fraternus del P.,

P. kirganella, lathyroides del P., lonphali del P., niruri di Nymphanthus

Nomi Comuni: Il piedra di Chanca, il pedra di quebra, il pietra-interruttore,

Parte Usata: Intera pianta

PRINCIPI ATTIVI:

Il Phillanthus niruri è un'erba piccola, eretta, annuale che sviluppa 30-40 centimetro di altezza. È una pianta indigena della foresta pluviale Amazzonica e di altre zone tropicali del mondo intero, compreso le Bahamas, l'India del sud e la Cina. Il niruri del Phillantus è diffusa nell' Amazzonia ed in altre foreste pluviali, cresce liberamente come infestante e non è difficile trovarla nei climi tropicali più asciutti dell'India, del Brasile, della Florida e perfino del Texas. Nel genere Phyllanthus si annoverano oltre 600 specie di arbusti, di alberi e di erbe annuali o biennali distribuite nelle regioni tropicali e subtropicali di entrambi gli emisferi.

Sin dal 1960, il Phillantus niruri è stato argomento di molta ricerca fitochimica per determinare i costituenti attivi e le loro attività farmacologiche. La pianta è una fonte ricca di principi attivi, alcuni dei quali sono stati trovati soltanto nel genere Phyllanthus. Molti dei costituenti "attivi" sono attribuiti ai lignans, ai glicosidi, ai flavonoidi, agli alcaloidi, agli ellagitannins ed ai fenilpropanoidi che sono biologicamente attivi e si trovano nella foglia, nel gambo, e nella radice della pianta. La pianta contiene inoltre lipidi, gli steroli ed i flavonoidi comuni. I principi attivi della pianta includono gli alcaloidi, l' astragalin, il brevifolin, gli acidi carbossilici, il corilagin, il cymene, l'acido ellagic, gli ellagitannins, i gallocatechins, il geraniin, il hypophyllanthin, i lignans, i lintetralins, i lupeols, il salicilato metilico, il niranthin, il nirtetralin, il niruretin, il nirurin, il nirurine, il niruriside, i norsecurinines, il phyllanthin, il phyllanthine, il phyllanthenol, il phyllochrysine, il phyltetralin, gli acidi repandusinici, la quercetina, il quercetol, la quercitrina, la rutina, le saponine, il triacontanal ed il tricontanol.

Nella ricerca clinica nel corso degli anni, la pianta ha dimostrato attività protettive, antilithic (espelle le pietre), decongestionanti, ipotensive, antispasmodiche, antivirali, antibatteriche, diuretiche, antimutogene ed ipoglicemiche del fegato.

Nel 1990, il Dott. Wolfram Wiemann (Nuremburg, Germania) ha trattato oltre 100 pazienti con calcoli renali con del phillantus niruri proveniente dal Perù, in un tempo variabile da una a due settimane è riuscito nell'eliminazione delle pietre nel 94% dei casi

Nel 1995 ricercatori indiani hanno trattato soggetti umani con l'estratto in capsule di phillantus niruri per l'alta pressione sanguigna ed hanno ottenuto una riduzione significativa della pressione sanguigna sistolica, un aumento significativo nel volume dell'urina e dell'escrezione del sodio. L'effetto diuretico dei phillantus niruri in esseri umani è stato registrato fin da 1929. In India, un prodotto a base di phillantus niruri (denominato Punarnava) è venduto come diuretico. Nel 1995 studi superiori effettuati su oltre 300 casi, hanno segnalato una riduzione significativa della glicemia nei soggetti umani studiati. In numerosi studi clinici si è rilevato che una sostanza contenuta nel phillantus niruri, "l'acido ellagic" ha la proprietà di inibire la riduttasi dell'aldoso (ARI) sostanze che possono portare alla neuropatia diabetica.

Il Phillantus Niruri secondo la medicina Ayurvedica è utile nella sete, per la bronchite, la lebbra, l'anemia, la diuresi, nell'anuria, stimola la secrezione bilare, per l'asma, ed il singhiozzo. Secondo Unani è utile per le ferite, nella dissenteria cronica, nelle ulcere tubercolari, per la scabia; mentre la radice fresca è un rimedio eccellente per l'ittero. In molte zone dell'India è usato comunemente per trattare il morso di serpente.

Coadiuvante per::

Dissolve e rompe le pietre e la sabbia nei reni, nella vescica, e nella milza. Azione diuretica eccellente, coadiuvante nelle terapie diabetiche e rigenerante di tutto il sistema urinario. Emolliente sia per calcoli costituiti da fosfati che per gli ossalati così da facilitare la rimozione in tutti i casi; risulta anche essere un eccellente rimedio per la costipazione intestinale e può essere usato per la prevenzione dei calcoli e la regolarizzare il tasso degli acidi urici.