Il Coleus forskohlii
(famiglia delle Labiate) è una pianta di origine orientale,
che cresce spontaneamente nelle zone a clima subtropicale. La
medicina tradizionale ayurvedica, lo ha per lunghi secoli
impiegato come regolatore della pressione sanguigna sfruttando
inconsapevolmente anche tutte quelle altre proprietà che
derivano dalla capacità di una sostanza contenuta nel suo
fitocomplesso (il forskolin) di aumentare la concentrazione
intracellulare di cAMP (antiaggregazione piastrinica,
vasodilatazione, riduzione dell’infiammazione,
broncodilatazione, azione di contrasto nei confronti del
glaucoma, effetto inotropo positivo sul muscolo cardiaco, etc)
(1, 2, 5). 2Fitochimica
La radice della specie
botanica Coleus forskohlii è l’unica fra tutte quelle
appartenenti al genere Coleus a contenere quella molecola che,
in termini di attività, riveste un ruolo centrale per le
applicazioni terapeutiche della pianta, vale a dire il
derivato terpenoide Forskolin
(7b-acetoxy-8,13-epossi-1b,6b,9a-triidrossilabd-14-en11-one)
(vedi figura 1) (2, 29). Nella pianta, invece, sono stati
isolati altri composti diterpenoidi, quali il
deacetilforskolin, il 9-deossiforskolin, l’1,9-dideossi
forskolin e l’1,9-di-deossi-7-deacetil-forskolin (3).
3Proprietà
Le proprietà attribuibili all’estratto
derivato dalla radice di Coleus forskohlii sono per la maggior
parte ascrivibili alla presenza della molecola del forskolin
Questa sostanza è in grado di attivare
l’enzima adenilato ciclasi (5), da cui dipende la
concentrazione cellulare del secondo messaggero cellulare
“adenosina monofosfato ciclico” (cAMP). L’esatto meccanismo
che governa questa attivazione non è ancora stato ben
chiarito, sembra comunque che il forskolin, interagendo con i
recettori beta adrenergici, determini il rilascio della
noradrenalina dalle terminazioni simpatiche (6,7,8). Il
cAMP gioca un ruolo fondamentale nella regolazione cellulare.
All’attivazione dell’adenilato ciclasi, cui corrisponde un
incremento della concentrazione di cAMP a livello
intracellulare, possono essere correlate le seguenti azioni
(9-16, 19, 20):
üEffetto inotropo
positivo üRiduzione dell’infiammazione üRiduzione della
pressione sanguigna üBroncodilatazione
üAtiagglomerazione piastrinica üAzione
antiglaucoma
Parallelamente, questa dinamica d’azione
comprende anche altri effetti importanti sotto il profilo
terapeutico, vale a dire:
üRilassamento delle arterie e
dei muscoli lisci (2, 3, 5). üAumento della funzionalità
degli ormoni tiroidei (il che può favorire l’incremento del
ritmo metabolico) (7) üAumento significativo della lipolisi
(consumo dei grassi) (6, 22, 23, 24, 25). üAumento della
secrezione dell’insulina (che può favorire il trasporto dei
carboidrati e degli aminoacidi nelle cellule muscolari per la
loro utilizzazione per l’energia ed il recupero) (21, 27, 31,
32, 33). üAumento della secrezione di alcuni fattori
digestivi (acido cloridrico e pepsinogeno) (28). üAzione
antiossidante rivolta contro la perossidazione lipidica della
membrana cellulare dei globuli rossi causata da alti livelli
ematici di glucosio (26). üModulazione della secrezione
degli acidi biliari (30).
L’insieme di queste azioni
conduce al globale incremento della massa magra
dell’organismo. Infatti, all’aumentare della concentrazione di
cAMP, corrisponde un aumento della complessiva risposta
termogenica agli alimenti. La formazione della massa magra è
dunque favorita dal conseguente miglioramento
dell’assorbimento dei nutrienti della dieta, i quali vengono
quindi incorporati preferenzialmente nella massa magra.
Inoltre, l’incremento dei livelli intracellulari di cAMP
va a stimolare l’attività di una proteina chinasi che a sua
volta attiva, mediante fosforilazione, la lipasi
ormonosensibile. Quest’ultima, dopo essere stata attivata,
provoca il rilascio degli acidi grassi depositati nel tessuto
adiposo. Tutto ciò conduce ad un disaccoppiamento della catena
respiratoria mitocondriale, con relativo aumento ed
autosostentamento della termogenesi per incremento della
disponibilità di energia. Inoltre, risulta stimolata
l’attività dell’enzima T45’-deiodinasi, deputato
all’attivazione dell’ormone tiroideo termogenetico T3.
Parallelamente, l’incrementata attività metabolica dipendente
dai recettori beta-adrenergici provoca l’aumento della massa
magra tramite attivazione della fosforilasi nei muscoli
scheletrici, la liberazione di insulina e la sintesi degli
ormoni anabolici. L’estratto di Coleus forskohlii può
esercitare anche un’azione modulatrice nei confronti
dell’umore. Il meccanismo ipotizzato è che il Forskolin in
esso contenuto possa sia incrementare i livelli post sinaptici
del cAMP nel sistema nervoso centrale che ripristinare i
livelli presinaptici delle monoamine, esercitando quindi un
sensibile effetto antidepressivo (17).
Tabella
riassuntiva: sostanze attive e principali proprietà per
l’estratto di Coleus forskohlii. Estratto di Coleus
forskohlii-titolato al 10% in forskolin
Azione
primaria Incremento della concentrazione intracellulare di
cAMP
Effetti conseguenti üAumento della massa
magra üIncremento della termogenesi üIncremento della
lipolisi üIncremento della secrezione di
insulina üIncremento del ritmo metabolico (ormoni
tiroidei) üEffetto inotropo positivo üRiduzione
dell’infiammazione üRiduzione della pressione
sanguigna üBroncodilatazione üAtiagglomerazione
piastrinica üAntiglaucoma üMiglioramento del tono
dell’umore
üStimolazione della secrezione di alcuni
enzimi digestivi e modulazione di quella degli acidi
biliari
üAntiossidante
Parte della pianta
utilizzata radice
Sostanze contenute Forskolin
(7b-acetoxy-8,13-epossi-1b,6b,9a-triidrossilabd-14-en11-one) o
coleonolo (nella radice), deacetilforskolin,
9-deossiforskolin, 1,9-dideossi forskolin e
l’1,9-di-deossi-7-deacetil-forskolin (nella
pianta).
Posologia Dai 100 ai 600 mg/die (in media
200mg/die) dell’estratto di Coleus forskohlii titolato al 10%
in forskolin Possibili sinergie Piper longum, Garcinia
cambogia, Cromo picolinato, Rhodiola rosea, Rhododendron
caucasicum, Rhaponticum carthamoides, Tribulus terrestris,
Commiphora mukul (Guggul), Withania somnifera, Citrus
aurantium, Guarana, Cola noci, naringina etc. Precauzioni
per l’utilizzo Presenza di ulcera gastrica, ipotensione.
Consultare il medico nei casi di contemporanea assunzione di
farmaci antiasmatici ed antiipertensivi (es. beta bloccanti,
clonidina, idralazina) per un possibile potenziamento degli
effetti. Attenzione anche alla contemporanea assunzione di
warfarina, eparina o pentossifilline. Tossicità DL50 105
ip e 3100 mg/kg per os nei topi; 92mg/kg ip e 2550 mg/kg per
os nei ratti 4Posologia e tossicità
La dose
giornaliera normalmente consigliata per l’estratto derivato
dalla radice di Coleus forskohlii standardizzato al 10% in
Forskolin va dai 100 ai 600 mg/die (in media 200 mg/die), da
somministrarsi preferibilmente in 2-3 dosi giornaliere. Per
l’incremento della massa magra, e quindi nell’ambito di
formulazioni dirette al controllo del peso corporeo, sembrano
possibili alcune sinergie con altri estratti vegetali od altri
composti secondo i criteri qui riportati:
üPer la loro
azione termogenica: Citrus aurantium, Commiphora mukul
(Guggul), Withania somnifera (Ashwagandha), naringina da
pompelmo in associazione con estratti contenenti caffeina
(Guarana, Cola noci). üPromotori dell’assorbimento
(termonutrienti): Piper longum (piperina) üPer l’azione sul
metabolismo dei grassi. Rhodiola rosea (* lipolisi),
Rhododendron caucasicum (¯ l’assorbimento dei grassi, tramite
parziale inibizione della lipasi pancreatica), carnitina
(favorisce il trasporto degli acidi grassi in sede
mitocondriale), CLA (¯ della massa grassa, ¯ delle dimensioni
degli adipociti), etc. üPer l’azione sul metabolismo degli
zuccheri: Garcinia cambogia, Gymnema silvestris, Legestroemia
speciosa, Cromo picolinato, etc. üPer lo sviluppo
muscolare: Rhaponticum carthamoides, Tribulus
terrestris. üContro la fame nervosa, come antidepressivo:
Rhodiola rosea, Hypericum perforatum, 5HTP (5-idrossi
triptofano), Magnesio chelato, etc.
Studi condotti su
animali hanno dimostrato la bassa tossicità del Forskolin. Nel
topo, la DL50 è stata calcolata pari a 105 mg/kg ip e 3100
mg/kg per os, mentre nel ratto si è rivelata essere di 92
mg/kg ip e 2550 mg/kg per os (18). Nei dosaggi consigliati,
l’estratto di Coleus forskohlii possiede un basso potenziale
di tossicità. Effetti avversi si possono osservare solo a
dosaggi notevolmente superiori. Per il suo particolare
meccanismo d’azione è sconsigliata la somministrazione
dell’estratto di Coleus forskohlii in presenza di ulcera
gastrica od ipotensione. Consultare il medico anche nei casi
di contemporanea assunzione di farmaci antiasmatici ed
antiipertensivi (es. beta bloccanti, clonidina, idralazina,
etc.) per un possibile potenziamento degli effetti. Prestare
attenzione anche alla contemporanea assunzione di warfarina,
eparina o pentossifilline (4). 5Conclusioni
La
moderna ricerca scientifica ha dimostrato che le potenziali
applicazioni dell’estratto di Coleus forskohlii titolato in
froskolin superano di gran lunga quelle individuate
dall’antica tradizione ayurvedica ed identificate
principalmente nella sua azione ipotensiva e
broncodilatatoria. La scoperta che il meccanismo d’azione del
Froskolin dipende dalla sua capacità di innalzare la
concentrazione intracellulare di cAMP ha aperto la strada
anche al suo utilizzo come fitoterapico termogenico,
coadiuvante nel controllo del peso
corporeo.
|