CANAPA SATIVA CANNABIS SATIVA

Classe: Dicotyledonae
Sottoclasse: Choripetalae
Ordine: Urticales
Famiglia: Cannabinaceae
Specie: Cannabis sativa L.

La Canapa (Cannabis sativa L.) è una pianta da fibre tessili (da organi vegetativi) originaria delle regioni a nord e a sud dell'Himalaya. La sua utilizzazione risale al neolitico e la Cina è il Paese in cui è coltivata da più lungo tempo. La sua introduzione in Europa risale probabilmente al secondo millennio a.C.. In Italia è segnalata nel I secolo a.C., ma è solo nel Medioevo che trova una certa diffusione, specialmente nella Pianura Padana. Nel ventesimo secolo, dopo aver fatto registrare un progressivo aumento della superficie coltivata fino agli anni '30, la sua superficie è andata progressivamente diminuendo. Oggi è coltivata su pochi ettari. A livello mondiale è coltivata soprattutto in Asia (Cina e India), Europa dell'Est e Russia.

Caratteristiche:

La Canapa è una specie annuale, con radice fittonante e fusto eretto, più o meno ramificato, robusto, dapprima pieno poi cavo, alto fino a 4 metri. Le foglie sono prevalentemente opposte, picciuolate, palmatosette, con 3-9 segmenti lanceolati, acuminati, seghettati, pubescenti. Generalmente è una specie dioica, presentando le infiorescenze maschili e femminili su piante diverse. I fiori maschili sono riuniti a formare delle infiorescenze, dette pannocchie, poste in posizione ascellare, mentre quelli femminili sono appaiati, sempre in posizione ascellare, ma in corrispondenza delle due stipole, piccole, acuminate e caduche. Il frutto è un achenio, comunemente chiamato seme di canapa o canapuccia. La forma è comunemente ovoidale, ma a volte quasi sferica. Il colore non è uniforme, ma si presenta più o meno macchiettato, grazie ad un reticolo di fasci vascolari situato sotto l'epidermide del pericarpo. Predomina il bruno, talora olivastro o tendente al rossiccio, ma non mancano frutti più chiari, biancastri e verdognoli. Contiene un unico seme, racchiuso in un pericarpo sottile di consistenza cornea, indeiscente, bivalve (peso 1.000 semi pari a 20-22 grammi).

Uso cosmetico:
L'Olio di semi di Canapa contiene uno dei più alti livelli di Acidi Grassi Essenziali (AGE) e Acido gamma-linolenico: 75% circa. Le altre fonti naturali di AGE normalmente usate sono l'olio di borraggine e l'olio di fegato di pesci dei mari freddi che non superano il 30%.
Questi AGE presentano il miglior rapporto tra acidi omega 6 e omega 3: (3 a 1). Essi costituiscono i fosfolipidi necessari per costruire le membrane cellulari e il rapporto 3 a 1 è quello richiesto dal corpo umano per una crescita cellulare ottimale.
La carenza degli AGE provoca indebolimento dell'epidermide con conseguenze quali eczema, psoriasi, desquamazione e anche caduta dei capelli.
L'Acido gamma-linolenico è sintetizzato naturalmente, a partire dall'Acido linoleico, per mezzo del delta-6-desaturasi, ed è un precursore della prostoglandina che ha un ruolo chiave come mediatore biologico.
Purtroppo l'attività enzimatica del delta-6-desaturasi diminuisce con l'età, così come per gli altri AGE l'Acido gamma-linolenico deve essere apportato.

Proprietà cosmetiche e benefici:
Contiene elevati livelli di Acidi Grassi Essenziali e Vitamina E
Non è untuoso
Assorbimento rapido
Molto fluido è un ottimo veicolo per altri principi attivi
Protegge la pelle dai fattori esterni che causano l'invecchiamento.
Idrata e dona morbidezza ed elasticità alla pelle.
Rivitalizza e ridà splendore ai capelli sfibrati.
Riduce la fragilità delle unghie.

Per queste caratteristiche l'olio di canapa si stà affermando come il prodotto naturale più efficace per combattere il deterioramento e l'invecchiamento della pelle.

Olio Semi di Canapa
Naturalmente ricco di:
Omega-3 ed Omega-6
Vitamina E, B1, B2
Contiene:
Acido Gamma Linolenico (GLA)
Calcio, Ferro, Manganese, Fosforo

Proprietà particolari:
L’olio di Canapa viene estratto con spremitura a freddo di semi di varietà selezionate di Cannabis Sativa conformi alle norme di legge. Questi semi contengono circa il 30% di olio, che si presta particolarmente bene all’alimentazione umana per l’elevato valore nutritivo. È un prodotto OGM free e nessuna fase della lavorazione prevede l’utilizzo di sostanze di sintesi.


Si distingue per l’importante contenuto di acidi grassi polinsaturi, in particolare oleici, linoleici e linolenici, ed è uno dei pochi oli che contengono l’acido gamma linolenico, la cui carenza porta a disturbi della sintesi di prostaglandina. La carenza inoltre di acidi grassi polinsaturi (EFA) porta ad anomalie cutanee, lesioni (eczema simili), alterazioni epatiche (infiltrazione grassa), alterazioni dell’equilibrio idrico. Oltre ad effetti positivi sulle manifestazioni carenziali sopra descritte, gli EFA hanno dimostrato di avere una vasta attività, coinvolgendo aspetti plastici, strutturali e funzionali. La combinazione molto equilibrata di questi acidi grassi polinsaturi ne fa un olio di prima importanza alimentare. È inoltre molto ricco di Vitamina E, e presenta un grado di acidità inferiore allo 0,4%. Privo di colesterolo, sostiene efficacemente il ricambio cellulare ed il sistema immunitario.


L’olio biologico di Canapa ha un gradevole gusto nocciolato, verde clorofilla, e si presta ad essere consumato su insalate, verdure, legumi, formaggi, cereali, da solo o insieme ad altri oli vegetali.
Conservare l’olio di canapa lontano da fonti di luce e calore, per mantenere integri i preziosi componenti naturali.


Di grande rilievo anche il tenore dei carboidrati che gli conferiscono un valore energetico elevato. Buona è anche la percentuale di fibra grezza e di sali minerali, tra cui prevalgono ferro, calcio, manganese, e fosforo.
Considerevole anche la dotazione di vitamine A, E, PP, C, e del gruppo B (soprattutto B1 0,9% e B2 1,1%).
Vitamina E: è un potente antiossidante naturale, impedisce la perossidazione degli acidi grassi insaturi dei fosfolipidi di membrana.
Vitamina B1 (tiamina): la carenza organica di questa vitamina porta a debolezza muscolare ed instabilità mentale.
Vitamina B2 (riboflavina): una mancanza di questa vitamina porta a secchezza e screpolatura delle labbra ed altre forme leggere di dermatiti.

Varieta' di Cannabis sativa coltivabili:

La tabella delle varietà ammesse viene costantemente aggiornata e quella che riportiamo corrisponde all’anno 2003 come da allegato XII art. 7bis par.1 del reg. CE 2316/1999 in vigore. Queste sono le varietà che hanno un contenuto di THC (tetraidrocannabinolo) nelle infiorescenze inferiore allo 0,2%. Le canape che danno la massima quantità e la migliore qualità della fibra sono quelle giganti, caratteristica principale delle varietà dioiche ed in particolare di quelle italiane. Delle varietà ammesse nell’ambito dell’Unione Europea, solo poche sono quelle effettivamente reperibili sul mercato, mentre le altre non lo sono affatto se non in quantitativi molto limitati. Purtroppo anche le varietà italiane, celebrate in tutto il mondo per essere le migliori, hanno subito un gravissimo danno al proprio patrimonio genetico. L‘Istituto Sperimentale Coltivazioni Industriali (ISCI) è ancora in possesso di piccole quantità di semi di Carmagnola, CS e Fibranova e sta provvedendo alla loro moltiplicazione impegnandosi a renderle disponibili sul mercato. Le varietà francesi sono attualmente le più diffuse, perché in quel paese la produzione non è mai stata sospesa come nel resto d’Europa, ed il Consorzio per la canapicoltura (Fédération Nationale des Producteurs de Chanvre) ha provveduto ad effettuare selezioni varietali e ad organizzare la produzione. Le caratteristiche che determinano la scelta varietale sono in funzione del tipo di produzione prevista e della qualità richiesta.

Usi

Gli utilizzi della canapa sono molteplici e diversi:

  • Uso tessile (fibra lunga)

  • Produzione di corde (fibra corta)

  • Produzione di cellulosa per carta

  • Olio

  • Combustibile

  • Usi medicinali

  • Edilizia