ANETO ANETHUM GRAVEOLENS

Nome comune: Aneto
Francese: Aneth odorant
Inglese: Dill
Famiglia: Apiaceae
Parte utilizzata: frutti

Presente fusti eretti alti fino a 100 cm. Le foglie, alterne, pinnate, blu-verdi, hanno la lamina divisa in lacinie filiformi. I piccoli fiori gialli sono riuniti in infiorescenze ad ombrelle di 15-30 raggi. I frutti (detti semi) sono degli acheni scanalati.

Le foglie possono essere raccolte e consumate fresche durante tutto il periodo vegetativo. Tagliare le piante quando i frutti sono quasi maturi e farle essiccare all'ombra. Batterle poi delicatamente per raccogliere i frutti maturi.

Proprieta:

Simile al Finocchio selvatico, è adatto nelle marinate, nella salsa per i pesci e nelle insalate. I frutti, molto aromatici, sono ideali per profumare l'aceto, le conserve, i funghi e le verdure sott'aceto.
Proprietà terapeutiche: diuretiche, emmenagoghe, stimolanti, carminative.

Impiego terapeutico:

singhiozzo, vomito nervoso, aerofagia, coliche infantili; turbe minori del sonno

L'Aneto ed i suoi preparati favoriscono la secrezione del succo gastrico e facilitano pertanto i processi digestivi. Viene consigliato, per il gradevole aroma, di masticare i frutti in caso di alitosi.

Lo sciroppo d'Aneto, usato come aromatizzante,
è un buon veicolo per somministrare ai bambini alcuni medicamenti dei quali riesce a mascherare il sapore.

Accanto alle proprietà spasmolitiche sono presenti quelle battericide che ne fanno un buon rimedio per combattere i processi fermentativi a carico dell'apparato digerente: come carminativo ed antimeteorico può essere, pertanto, impiegato nel trattamento
delle dispepsie e del colon irritabile.

Il frutto essiccato di Aneto è tradizionalmente impiegato per favorire l'eliminazione renale di acqua (attività diuretica)

Tossicità ed effetti secondari

La letteratura non segnala effetti secondari e tossici alle dosi terapeutiche, a meno che non vi sia una particolare sensibilità individuale.