RHODIOLA ROSEA




Famiglia: Crassulaceae
Pianta officinale
Parte utilizzata: radice

PRINCIPI ATTIVI
Polifenoli 40 % ; fenilpropanoidi ( salidroside il più importante, rosavina, rodiolina, rosarina e rosina. I fenilpropanoidi sono sostanze organiche composte da un gruppo fenolico legato a una catena tricarbonilica, a questa classe appartengono i lignani, le cumarine ecc.

PROPRIETA'’
Studiosi russi hanno fatto studi comparati su tre gruppi che assumevano piante adattogene diverse: la rhodiola , il ginseng, l’eleuterococco. I risultati finali sono stati simili per i tre gruppi , ma la rhodiola agiva in tempi minori e con minore tossicità (quattro volte meno tossica del ginseng coreano) rispetto agli altri due. L’attività antistress della rhodiola sembra essere dovuta all’influenza sul sistema adrenergico, la cui stimolazione migliora la risposta agli stimoli esterni , con miglioramento delle attività metaboliche generali (fegato, muscoli, cuore), aiutando l’organismo ad adattarsi a situazioni potenzialmente pericolose. La rhodiola favorisce la produzione dell’ormone adrenocorticotropo (acth considerato ormone dello stress), da parte dell’ipotalamo. L’estratto di r. aumenta il trasporto di triptofano e 5- idrossitriptofano (5-htp), al cervello, ed esercita effetto inibitorio sul sistema monoamino-ossidasi, con un aumento di circa il 30 % della serotonina cerebrale; come risultato si ha un effetto antidepressivo, miglior capacità di concentrazione e mnemonica. L’aumento della serotonina è dovuto: all’aumento del 5-htp che è il principale precursore della serotonina; e inibendo gli enzimi monoamino-ossidasi(mao) e le catecol-o-metiltransferai ( comt) che la metabolizzano nel derivato inattivo. Con bassi livelli di serotonina le arteriole cerebrali tendono a dilatarsi e a distendersi, dando i sintomi tipici del mal di testa, la rhodiola può prevenirne l’insorgenza aumentando la serotonina cerebrale prevenendo la dilatazione delle arteriole. Inibendo il sistema mao-comt , la rhodiola determina un aumento dei livelli cerebrali di dopamina e può ritardare l’aggravarsi di patologie come il morbo di Parkinson. La rhodiola e in particolare la rosavina stimolano l’ attività dell’enzima Lipasi (diverso da quello pancreatico che serve per la digestione dei grassi ingeriti con la dieta) attivo nei tessuti adiposi; tale enzima idrolizza il legame estereo dei trigliceridi liberando gli acidi grassi, che sono le molecole che possono essere metabolizzate dall’organismo. In questo modo si ha la mobilizzazione e la riduzione dei grassi.In diversi studi è stata misurata la quantità di ac. grassi mobilizzati dopo l’assunzione di estratto di Rodiola e dopo diversi periodi di tempo ( 1 ora, 2 ore ecc.), sia a riposo e dopo un ora di moderata attività fisica. Le conclusioni sono: l’estratto mobilzizza gli ac. grassi, ma per avere un effetto significativo dopo l’assunzione bisogna svolgere una moderata attività fisica per almeno 45-60 minuti. Migliora il rapporto massa magra/massa grassa, aumenta i livelli di emoglobina, il numero degli eritrociti e riduce la formazione di ac. lattico e ac. urico. Vengono così favoriti i processi di costruzione del muscolo rispetto a quelli catabolici, aumentando la capacità di resistenza e le prestazioni. Studi recenti dimostrano una certa efficacia nei disturbi sessuali maschili come l’eiaculazione precoce e la difficoltà di erezione, i miglioramenti di questi disturbi si hanno dopo 2 - 3 mesi di assunzione (in Siberia era tradizionalmente usata in molti filtri d’amore).

Coadiuvante per:
Stress fisico - emotivo, stanchezza muscolare, riabilitazioni muscolari, convalescenze, depressione, emicranie, disturbi sessuali maschili (eiaculazione precoce, difficoltà di erezione).