PINO
MUGO
Nome
scientifico: Pinus mugo Turra
Nome dialettale: mugo, muga, barancio
Famiglia: Pinaceae
Dove vive: il pino mugo cresce sui pendii franosi dei monti calcarei
e dolomitici dai 1200 ai 2700 metri di quota. In Italia è presente
sulle Alpi e su alcune cime dell’Appennino Ligure, Emiliano e
Abruzzese.
Come si presenta: ha un portamento variabile e mentre nelle Alpi
Orientali si presenta nella forma prostrata e contorta, con rami
arcuati ed elastici, nelle Alpi Occidentali è un albero con chioma
ovale che può raggiungere i venti metri d'altezza. La corteccia
della pianta è di colore bruno e le foglie aghiformi, riunite a
copie e lunghe fino a 5 cm, sono di colore verde-scuro. Il pino
mugo, che fiorisce da maggio a giugno, si distingue per le pigne
globose e brune con squame rigonfie all'estremità.
Utilizzi della pianta: il suo legno, tenero e facile da lavorare, è
stato spesso utilizzato per ricavare utensili da cucina. Come tutte
le piante della sua famiglia è stato utilizzato per la produzione
di resina: alla base del suo fusto venivano praticati dei tagli
rettangolari e profondi fino all'alburno dove veniva applicato un
raccoglitore concavo che conduceva l'essudazione resinosa in una
ciotola di creta; ogni settimana si rinnovava il taglio e
l'operazione continuava per tutto l'autunno fino a raccoglierne una
notevole quantità. Il legno era utilizzato in montagna anche per la
produzione del carbone di legna. Altra pratica diffusa era la
produzione del mugolio, di sciroppi e di liquori utilizzando le
pigne ed i rametti.
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