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PICRORHIZA KURROA
Famiglia: Scrophulariaceae Pianta officinale
tradizionalmente usata nella medicina ayurvedica Parte utilizzata:
radice
PRINCIPI ATTIVI Glucosidi iridonici contenenti il
60 % del glucoside-a (picroside-i) e di kuttkoside, androsina glicoside
fenolico.
PROPRIETA'’ I glicosidi iridoidi, in particolare, il
picroseide I e il kutkoside sono responsabili dell’efficacia come
epatoprotettore che è stata dimostrata in animali in cui era presente
danno epatico provocato da sostanze tossiche; l’estratto di p. k. Riduce
in maniera netta i valori di glutammico-piruvico-transaminasi (gpt),
glutammico-ossalacetico-transaminasi (got), fosfatasi alcalina, il tasso
ematico di bilirubina e lipoproteina. Nel fegato e.s di p.k. diminuisce i
livelli di perossidi, idroperossidi grassi e facilita il recupero di
superossido dismutasi e glicogeno. L’e.s. di p.k. è stato provato su
animali e persone per un gran numero di disturbi. Si sono avuti risultati
positivi per diversi di questi disturbi provocati da disordini
immunologici o da cause ignote. Questo fa pensare che p.k. sia un
immunoregolatore. Uno studio su soggetti asmatici ha mostrato un netto
miglioramento in tutti i soggetti. Un netto miglioramento si è avuto negli
stessi soggetti affetti da dolori reumatici e alle giunture, spondiliti,
osteoartrite). Il fattore comune fra asma e dolori reumatici, può essere
il fattore immunologico. Dove il dolore è dovuto ad altre cause, sciatica
da pressione, non si ha alcun miglioramento. Studi su animali e uomini
hanno messo in evidenza l’azione antiasmatica del p.k. e.s. I meccanismi
d’azione sembrano essere due. Uno: che agisce per inibizione dell’attività
del paf, uno dei principali protagonisti nella patogenesi dell’asma. Il
paf è il responsabile della risposta infiammatoria prolungata nel polmone,
determina una situazione di iperattività bronchiale a cui segue
inevitabilmente una broncoostruzione. Due: è stata evidenziata una
diminuzione della risposta istaminergica su base immunologica, con
riduzione delle risposta allergica. Si è osservata diminuzione del
contenuto di istamina e attenuazione delle allergie alimentari nei
soggetti trattati con p. k. L’androsina è ritenuto il responsabile
dell’azione anti-paf e in grado di prevenire l’espressione degli
allergeni. Possiede effetto antiallergico per stabilizzazione delle
membrane delle cellule mastocitarie. L’e.s. diminuisce il rilascio di
istamina da leucociti polimorfonucleati umani. E’ antinfiammatoria e
favorisce la diminuzione dell’edema. L’ e.s. è stato provato come
supplemento alla fotochemioterapia nella vitiligine, che sembra implicare
disordini immunologici. Su trenta casi solo tre non reagirono
positivamente. Questo effetto sembra dovuto alle sue azioni
epatoprotettrice e immunomodulante.
Coadiuvante per: Epatiti acute e
croniche, intossicazioni epatiche, degenerazione grassa del fegato
(steatosi), preventivo e coadiuvante per il trattamento di asma e allergie
in genere.
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