MELILOTO MELILOTO OFFICINALIS


Famiglia:Fabaceae
Pianta officinale
Parte utilizzata: sommità fiorite e foglie

PRINCIPI ATTIVI
Cumarine: melilotoside, erniarina, umbelliferone ecc.( dal melitoside si forma, per opera di una beta-glucosidasi la cumarina. La contaminazione fungina del meliloto può provocare la formazione di dicumarolo dal melitoside , il dicumarolo può provocare emorragie, gli anticoagulanti cumarinici di sintesi hanno come modello il dicumarolo. Bisogna raccogliere la pianta in condizioni ideali, macerarla immediatamente, nel caso si voglia ottenere una tintura. Nel caso si voglia essiccare lo stoccaggio deve essere ottimale. Deve essere stoccat in ambienti secchi e essicata perfettamente).
Flavonoidi: derivati del kaempferolo e della quercitina
Triterpeni: melitogenina
Polifenoli; Tannini

PROPRIETA'’
Le cumarine sono le responsabili dell’azione antispasmodica e sedativa alivello viscerale e del sistema nervoso centrale.
I flavonoidi sono diuretici e antisettici delle vie urinarie. L’attività antinfiammatoria è dovuta ai triterpeni che inoltre facilitano l’assorbimento degli altri principi attivi e della diuresi. Il fitocomplesso può prevenire il rischio di eccessiva coagulabilità del sangue e nel contempo rafforzare le pareti dei vasi.

Coadiuvante per:
Insufficienza veno-linfatica, Disturbi digestivi di origine nervosa, Spasmi a livello renale (precalcolosi, cistiti) con dolori circoscritti; Nell’ipertensione con rischio di eccessiva coagulabilità ematica associate a tensione nervosa.

NOTE
Un uso elevato può provocare nause e cefalea