FIENO GRECO TRIGONELLA FOENUM GRAECUM



Famiglia: Leguminosae
Pianta officinale
Parte utilizzata: semi

PRINCIPI ATTIVI
I semi contengono alcaloidi (trigonellina); saponine steroidali (diosgenina, yamogenina...); olio essenziale (anetolo); acido nicotinico e nicotinamide; acido ascorbico; vitamine del gruppo b; sali di calcio e ferro; flavonoidi (rutina, vitexina, orientina); 28% di lignina; mucillagini; olio grasso (lecitina, fosfolipidi, acido linoleico e oleico...).

PROPRIETA'
I semi di fieno greco presentano spiccate proprietà anaboliche, stimolanti neuro-muscolari, antianemiche e osteogeniche. L’azione stimolante il metabolismo intermedio è giustificata dalla presenza di proteine dall’elevato valore biologico, glucidi e lipidi, sostanze minerali e vitaminiche. Tali proprietà lo rendono un importante prodotto dietetico-terapeutico che viene impiegato in particolare nel trattamento degli individui astenici, magri e dei convalescenti in quanto contribuisce, anche grazie all’elevato valore calorico, a far riacquistare il peso perduto. Nei casi di magrezza, non dipendenti da cause organiche, infatti, il fieno greco influisce positivamente sul metabolismo, determinando un miglioramento dello stato generale, un risveglio dell’appetito e l’aumento di peso.
E’ riconosciuta alla pianta un’attività galattogena con aumento della secrezione lattea ed un migliorato contenuto in proteine, grassi, zuccheri, minerali e vitamine. La droga trasmette però al latte un sapore sgradevole.
Il fieno greco possiede anche un’azione ipoglicemizzante da attribuire principalmente alla componente fibrosa (oltre che alla trigonellina, alla cumarina, all’acido nicotinico e al nicotinamide). Le fibre grezze, idrofile, sottraggono acqua dal tratto gastroenterico ostacolando l’attività degli enzimi glucidoattivi (amilasi) e determinando un rallentamento di attività a livello delle macromolecole glucidiche diminuendo così la disponibilità di glucosio. Inoltre, essendo le fibre indigeribili, la formazione di una massa mucillaginosa inibita rende più veloce il transito intestinale e pertanto, a causa di un minore contatto tra enzimi idrolitici e polisaccaridi, si determina una minore quantità di glucosio disponibile per l’assorbimento. Prove di laboratorio hanno dimostrato una diminuzione della glicemia postprandiale nell’uomo sia sano che diabetico. Risultati positivi sono stati ottenuti in uno studio condotto su pazienti diabetici non-insulino dipendenti.
I semi possiedono un’azione ipocolesterolemizzante, infatti, agendo favorevolmente sul metabolismo lipidico, regolano la concentrazione del colesterolo ematico. Le fibre indigeribili inibiscono gli enzimi lipolitici pancreatici ed enterici e quindi limitano l’assorbimento di lipidi. Inoltre la capacità di legare gli acidi biliari, rende parziale l’azione emulsionante di questi sui lipidi che di conseguenza non sono totalmente assorbiti. Sembra che anche le proteine e i saponosidi contenuti nel seme siano responsabili dell’effetto ipocolesterolemizzante. Naturalmente per ottenere una valida azione ipoglicemizzante ed ipocolesterolemizzante è necessario utilizzare una forma galenica che mantenga la presenza delle fibre indigeribili.
L’azione epatotropa è invece dovuta alla presenza di fattori epatoprotettivi, e per questo il fieno greco è utile nella cura di quasi tutte le affezioni epatiche, dalla semplice insufficienza ai processi degenerativi. La colina previene l’accumulo di lipidi nel fegato e aumenta la sintesi epatica dei fosfolipidi. Anche le lecitine manifestano un’attività lipotropa ed inoltre, essendo un costituente di membrana, ne regolano la permeabilità. Il complesso B e l’amide dell’acido nicotinico intervengono sia come attivatori enzimatici che come protettori della funzionalità epatica. Gli acidi grassi infine agiscono regolando l’omeostasi lipidica e diminuendo il tasso di colesterolo epatico.
Per la presenza di alcuni fattori osteogenici (vitamina d, calcio, vitamina p), è interessante l’uso di fieno greco in alcune osteopatie ad esempio nell’osteoporosi, nei disturbi della crescita o per aiutare il consolidamento delle fratture.
Recentemente i semi di fieno greco hanno suscitato un certo interesse come materia prima per la produzione di diosgenina, sostanza impiegata per la sintesi di ormoni steroidei.

Coadiuvante per:
Convalescenza, astenia, anoressia, magrezza, deperimento organico, anemia, osteoporosi, allattamento (odore caratteristico).

NOTE
Controindicati in gravidanza perché aumenta la contrattilità uterina.