OLIVE |
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Fiore n.23 - Olea Europaea,
Ulivo. |
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"NON HO PIU' FIDUCIA, NON HO PIU' FORZA" |
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INFORMAZIONI
BOTANICHE E FITOTERAPICHE: Originario dai
monti del Caucaso, si presume che sia stato
introdotto in Italia 1.000 anni prima di Cristo, e ora si coltiva nei cinque
continenti. Pianta molto longeva, può vivere fino a 1.500 anni, simbolo
dell'energia e della pace, dell'immortalità e della fertilità, arriva a
misurare Si usano le foglie
come diuretico, contro la febbre, l'ipertensione, la gotta e i reumatismi. |
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Cresce nelle
condizioni ambientali più difficili, ed è capace di resistere alla siccità e
alle temperature elevate dell'estate mediterranea. Dotato di una sua energia
segreta, l'ulivo continua a fiorire fino allo stremo, anche quando è piegato
e vuoto per l'età. PERSONALITA' DELLA PIANTA: ha delle foglie
persistenti e deve concentrare tutta la sua energia perché esse rimangano per
lunghi periodi senza rinnovarsi. |
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Parola di Bach: "Per coloro che hanno
molto sofferto sia nel corpo che nella mente e sono così stanchi, così
esauriti, che sentono di non essere più in grado di compiere alcuno sforzo.
La quotidiana diventa solo una dura fatica, priva di
ogni piacere". |
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Stato negativo: individuo sfinito dopo essere stato
assorbito da un impegno gravoso, sofferenza, crisi o perdite affettive. Stanchezza e irritabilità successive ad esaurimento e
annientamento fisico e mentale da prolungato stress. Ha lavorato senza
riposo per rispettare una scadenza. Ha sofferto molto fisicamente e
moralmente (per uno sforzo sovrumano, un torto subito, perdita materiale,
lutto, buie esperienze personali, divorzio, crisi), e non ha più energia per
affrontare le minime incombenze. Ha combattuto per un affetto, per un lavoro,
per un ideale, e adesso non ce la fa più. Desidera solo
dormire, sottrarsi alla vita, vegetare. Non ha più reazioni emotive e
appare spento, spaventato all’idea di qualcosa di nuovo e sconosciuto.
Pallore, pelle secca e grinzosa, tipici delle convalescenze dopo malattie
lunghe o debilitanti, dopo un’eccessiva perdita di fluidi come nel caso di
sudorazione profusa, di anemia e mestruazioni
abbondanti, o nei periodi di intensa attività intellettuale. La vita diventa un peso privo di piacere, le energie sono spente. Indifferenza per la tavola, il sesso, lo sport, le arti, i
piaceri. Empatico, disponibile, dà continuamente senza misurare le proprie forze, lavora
fino allo sfinimento senza chiedere niente in cambio. Non sa però gestire la
propria energia, e non attinge a "fonti superiori". Svuotato fino al pianto e alla nausea. Esaurimento totale
delle proprie risorse fisiche, mentali, emotive. Infelicità, apatia, sospettosità,
elusione di responsabilità, senso di estraneità verso il presente. Privazione, spreco di energia. Stato positivo: sapere come
raggiungere l'energia interiore attraverso una sorgente spirituale,
consapevolezza di non dover cercare stimoli all'esterno di sé per avere
energia sufficiente, contatto con la forza vitale al momento di consumare una
notevole energia, felicità e piacere nonostante la stanchezza.
Perseveranza, comprensione del corretto uso dell'energia. L’Olea Europaea ridona l’energia perduta. Torna l'ottimismo e la
fiducia, rinasce il gusto di vivere, svanisce la stanchezza. Si fanno nuovi
progetti. Si entra in contatto con l’energia superiore. Condizione che sviluppa, armonizza o risveglia: rigenerazione. |
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