GENTIAN

 

 

Fiore n.12 - Gentiana amarella, Genzianella autunnale.

 

 

 

 

"PERCHE' VIVERE? NELLA VITA NON C’E NULLA DI BUONO"

 

 

 

INFORMAZIONI BOTANICHE E FITOTERAPICHE:

Questa pianta eretta si trova nei prati montani delle Alpi. Il fiore è alto 15-20 cm e anche se la mancanza di acqua la deprime, cresce pure su terreni secchi carsici, sulle rocce e sulla sabbia. I numerosi fiori, tra il blu e il porpora, vengono raccolti tra agosto e ottobre. Fiorisce da agosto ad ottobre. Non sopravvive ai "traslochi".

Fitoterapia: con la genzianella si fa un liquore amaro utile per la cura dei crampi, la debolezza e la perdita d'appetito. Già Galeno la raccomandava contro la gotta e i reumatismi. Contiene genciopicrina,, tanino e amarogenziana. La radice viene usata in omeopatia contro la mancanza di appetito, debolezza gastrica, flatulenze, spasmi.

 

 

Crescendo sulle alture, può guardare il mondo dall'alto. Fiorisce tardi, alla fine dell'estate, ma i suoi fiori bellissimi non si lasciano scoraggiare dallo sforzo fatto per raggiungerli. Il colore violetto è simbolo della spiritualità.

 

 

PERSONALITA' DELLA PIANTA: quando le manca dell'acqua, per esempio, appassisce facilmente dopo di che si indebolisce e le costa molto recuperare il suo vigore primigenio.

 

Parola di Bach:

"Per coloro che si perdono facilmente d'animo. Possono anche migliorare progressivamente nella loro malattia o nei loro affari quotidiani, ma il minimo ritardo od che si presenti genera in loro titubanza e causa confusione e scoraggiamento".

 

Stato negativo: depressione e delusione riconosciute da causa conosciuta. Bloccato nell'azione, si lascia sopraffare da ogni minimo problema. Si scoraggia e si abbatte facilmente al primo ostacolo, al più leggero ritardo. Si sente sull’orlo di un precipizio, senza avere neppure l’energia per fare un passo indietro. Demoralizzato, scettico e pessimista, dubita facilmente della propria capacità di riuscita, si lamenta, e si pone dei limiti. Incerto perché crede di non farcela, rifiuta l’esperienza. Fa di ogni granello una montagna. Se tenta una cura terapeutica può ripiombare indietro di fronte al primo ostacolo. I problemi della vita normale sono visti come segni di fallimento. Estrema identificazione con il problema, addirittura se non ha problemi se li crea. Scettico e nichilista, mette tutto in questione, non crede, la mente è molto forte e insinua dubbi e limiti, e demolisce le ragioni della fede. Perennemente insoddisfatto, non vede ciò che può fare, ma vede solo i suoi limiti. Si sofferma sull’albero perdendo la visione del bosco. Attira su di sé la negatività. Pur avendone la capacità, non riesce ad affrontare realisticamente gli ostacoli: un lutto, una malattia, una separazione, un insuccesso, lo fanno perdere la serenità e piombare nella depressione, perdere la fiducia e la speranza, e quindi si demoralizza. La disperazione é sempre pronta ad emergere. Persona lenta che guarisce difficilmente. Pusillanimità, perplessità, palpitazioni per avvenimenti banali. Rimugina degli stessi pensieri tristi, dubbiosi. Grigiore interiore. Poco convinto della validità della Floriterapia.

 

Stato positivo: integrazione dei propri conflitti, fiducia infallibile, portatore di fede.

 

LA Gentiana amarella aiuta a controllare l’angoscia e la disperazione, dona disinvoltura, visione obiettiva della vita, fede in se stessi e nel Cielo. Giusto equilibrio psicofisico. Utile per chi non trova beneficio nella psicoterapia, perché restituisce fiducia nel terapeuta e voglia di lottare.

 

Condizione che sviluppa, armonizza o risveglia: fiducia.