CERATO

 

 

Fiore n.5 - Ceratostigma Willmottiamun, Piombaggine.

 

 "NON POSSO DECIDERE DA SOLO"

 

 

 

INFORMAZIONI BOTANICHE E FITOTERAPICHE: Il suo nome deriva dal latino Keratos (corna) e Stigma. Questa piantina di circa 60 cm di altezza, probabilmente originaria dell'Himalaya, non cresce allo stato selvatico, ma viene coltivata ormai nei giardini europei. I fiori tubiformi, lunghi circa 1 cm, vengono raccolti in agosto e settembre. Il fiore è di colore blu con cinque petali singoli. In Italia troviamo un parente (Plumbago Capenis) che può crescere anche in un vaso sul balcone o in casa. Nell'antichità si usava per curare i dolori di denti.

 

 

 

Il Ceratostigma è un piccolo arbusto originario dell'Estremo Oriente, importato in Europa e coltivato a scopo ornamentale in parchi e giardini. Vi sono varie incertezze riguardo all'origine di questa pianta: sembra infatti che sia stata introdotta in Inghilterra dalla Cina nel 1908, ma non si è naturalizzata;altre fonti la citano invece come originaria del Tibet. Il fatto che essa compaia nel sistema dei rimedi floreali che qui analizziamo rappresenterebbe dunque una contraddizione con la decisione iniziale di Edward Bach di utilizzare solo piante selvatiche e non coltivare: forse lo stesso Bach pensava di poter trovare in un secondo tempo un sostituto indigeno per il Cerato, ma non ci riuscì o non fece in tempo. E in effetti quando si cerca una spiegazione per capire come mai lo studioso inglese scelse proprio questo fiore si incontrano sempre difficoltà, e la questione rimane nebulosa: Non a caso, è il rimedio per l'incertezza. Se poi fosse vero che la pianta è originaria della regione tibetana, si potrebbe affermare con buona ragione che essa è capace di rafforzare la fiducia nella propria voce interiore proprio perché il Tibet è da sempre considerato il paese della spiritualità, dell'interiorità e della saggezza.

 

 

CARATTERISTICHE DELLA PIANTA: Non ha identità perchè fra gli altri fiori del suo genere è l'unico che manca di aroma. Si vede fragile e le sue foglie sono appiccicose al tatto e aderiscono ai tessuti.

 

Parola di Bach:

“Per quelli che non hanno abbastanza fiducia in se stessi per poter prendere da soli delle decisioni. Chiedono sempre consiglio agli altri, ma ne sono spesso fuorviati".

 

Stato negativo: ingenuo, credulone, introverso, volubile, dubbioso, facilmente fuorviabile, influenzabile e suggestionabile. Autodeprezzativo, non si fida della sua voce interiore, manca di intuizione e decisione, di fiducia in sé e nel proprio giudizio. Cambia idea facilmente, cerca conferme e chiede consigli che poi segue alla lettera, magari dando retta all’ultimo... e sbagliando, per poi dirsi: "Sapevo che dovevo fare come dicevo io". Curioso, accumula informazioni, ha una ricca vita interiore ma contrapposta. E' suddito delle convenzioni e delle superstizioni. Caratterialmente pigro, é privo d’iniziativa e di senso pratico. Stima i decisi che hanno le situazioni in pugno. Troppa immedesimazione col gruppo di appartenenza.

 

Stato positivo: raccolta, elaborazione e divulgazione d'informazioni nuove, collaborazione della mente concreta con quella astratta, curiosità affidabile, portati alla ricerca, intuitivi, autostima, ispirazione, saggezza.

 

IL CERATO libera dalle convenzioni e dal conformismo. Si riesce a prendere decisioni, si ricupera l’autonomia interiore, la sicurezza e la fiducia nel autogestirsi e nel proprio intuito. Si sviluppa la voce interiore e la saggezza.

 

Condizione che sviluppa, armonizza o risveglia: certezza.