CENTAURY |
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Fiore n.4 - Centaurium Umbellatum, Centaurea o Cacciafebbre. |
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"NON POSSO DIRE DI NO!" |
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INFORMAZIONI BOTANICHE E FITOTERAPICHE: Il nome Centaurea
viene dal greco Kentaurion. La pianta proviene
dall'Asia e dall'Europa. Cresce in terreni umidi, molto occulta fra la
macchia, per cui risulta difficile ammirarla; si
alza eretta fino ad un'altezza da |
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Gettando
un'occhiata superficiale in una zona verde dove crescono alcune piantine di
centaurea, è facile non accorgersi di loro, in quanto esse
sembrano nascondersi in mezzo all'erba e ai cespugli; osservandole meglio
invece, ci si rende conto di come i fiori di queste piante siano delicati e
perfetti, pur nelle loro minuscole dimensioni. Piccole stelle rosa a cinque
petali, con l'intensità del loro colore fanno sembrare mediocri i fiori
circostanti:il colore rosa, associato all'amore per
gli altri, può essere interpretato in relazione a quell'amore
e a quella dedizione che il tipo Centaury desidera
offrire. La centaurea, pianta modesta, che non si impone
all'attenzione, è caratterizzata da una grande delicatezza e fragilità. In
Fitoterapia viene usata come rimedio per i disturbi
di stomaco, della digestione, contro l'inappetenza e l'anemia: uno stomaco
delicato del resto segnala sempre la presenza di una debolezza della personalità,
dell'autoaffermazione. Anche in astrologia lo stomaco è associato al segno
del Cancro e all'astro che lo governa, CARATTERISTICHE DELLA PIANTA: è una pianta
modesta e piccola che cresce all'ombra di altre
piante. I Fiori sono fragile e appassiscono
facilmente. Adotta le caratteristiche delle piante vicine, e il gusto dei
suoi fiori è molto amaro. |
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Parola di Bach: "Per le persone buone, tranquille,
gentili, estremamente ansiose di servire gli altri. Chiedono troppo alle loro energie, quindi si affaticano
facilmente. Il loro desiderio di aiutare il prossimo è così forte che tendono
a diventare più dei servi che degli aiutanti generosi. Il loro buon cuore li
porta a fare più di quello che dovrebbero e, in
questo modo, trascurano quella che è la loro particolare missione nella
vita". |
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Stato negativo: è sempre
"troppo disponibile", o addirittura "a disposizione", e
dimentica di prendersi cura di se stesso e della propria vita. Per eccesso di
generosità, a volte per vero altruismo, esaurisce tutte le energie senza
ottenere alcun riconoscimento espresso per i propri sforzi e le proprie qualità. Ipersensibile nei confronti dei bisogni
altrui e incapace di imporsi agli altri, non riesce a dire di no in faccia a
nessuno. Buono, tranquillo, gentile, sottomesso, troppo servizievole,
cancella la propria identità e individualità per servire gli altri. Ha
bisogno di piacere al prossimo, quindi viene
facilmente usato da altri personaggi più opportunisti e con meno scrupoli.
Più servo che aiutante, è una persona ‘zerbino’ che si lascia sottomettere
perché ha difficoltà a difendersi. Finisce per assumersi più carico di quanto
gli spetti o possa sostenere, abusando e pretendendo
troppo delle proprie forze. Fragile e remissivo, manca d’iniziativa e vive
all’ombra altrui, in simbiosi con qualcuno dal carattere forte e dominante
che gli faccia da guida e da padrone... e che
finisce per sfruttarlo. Si sacrifica e copia atteggiamenti, abitudini e idee
da chi lo domina, o dal gruppo a cui appartiene.
Nega i suoi bisogni fino a sentirsi profondamente svuotato: non essendoci
scambio, il suo Sé non riceve energia e diventa sempre più debole e stanco.
Ipersensibile ai complimenti e alle critiche: arrossisce, si nasconde,
balbetta, sparisce o si isola. Non si sente
abbastanza forte per risolvere i suoi problemi e
così s’impegna a risolvere quelli altrui. Trascura la propria missione nella
vita, e sente il desiderio di aiutare il prossimo come una vocazione. Può
però cadere nell'opportunismo, nell'istrionismo, e nel complesso del martire. Stato positivo: compassione,
apertura mentale, altruismo, capacità di rimanere se stesso in un gruppo, di
collaborazione equilibrata, di dedicarsi agli altri, ispirazione, di saper
portare a termine un lavoro, di seguire esempi ed ideali ma restando se
stesso. Tranquillità. Volontariato. CON IL CENTAURY non si cambia la propria natura, ma la
si indirizza verso un fine più alto, sviluppando l’energia per servire
una causa valida, un ideale alto, piuttosto che gli interessi egoistici di
qualcuno. Si riesce così ad affermare la propria personalità, adottando un
atteggiamento più equilibrato nei confronti altrui. Si recupera la dignità
personale e il senso delle proporzioni, trionfa la volontà, la
determinazione, la risolutezza personale, la vitalità, l'energia e la
capacità di esprimere il proprio punto di vista. Condizione che sviluppa, armonizza o risveglia: volontà. |
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